L'OSSIDAZIONE
Il sole, i raggi UV, i lavaggi con prodotti aggressivi e gli eventi atmosferici, sono le principali cause dell’Ossidazione delle superfici.
Lo strato più esterno della vernice viene aggredito da questi elementi e lentamente ed inesorabilmente si deteriora perdendo brillantezza, riflesso e profondità. Nelle vetture mono-strato (che tuttavia rappresentano oggi una minoranza del parco circolante), questo fenomeno è ancora più visibile.
Quante volte vi sarà capitato di vedere vecchie vetture rosse assumere un colore più bianco e tendente al rosa?
L’azione di Claying, da effettuare almeno ogni 6 mesi, ed una Protezione della vettura con Cere e/o Sigillanti, sono azioni che prevengono questo tipo di problemi ed assicurano una stato sempre perfetto della superficie.
Ma, come eliminare l’ossidazione su una vettura?
Lucidatura a mano in un unico step: Gyeon Q2M Compound+ Redefined
Con
Lucidatrice Rotorbitale o Rotativa
è un problema risolvibile in unico step: Gyeon Q2M Compound+ Redefined con tampone iConic Verde.
Gli SWIRLS
I RIDS
Gli OLOGRAMMI
Non abbiate alcun dubbio: gli Ologrammi rappresentano il primo segnale che la vettura in questione sia stata già “lucidata” in precedenza. Essi sono causati dal lavoro di una lucidatrice rotativa e sono provocati soprattutto da una correzione eseguita con tamponi in lana oppure in spugna dura non seguita da una corretta finitura.
Sono una conseguenza quasi normale quando si esegue un lavoro di taglio o correzione profonda e sono
visibili sopratutto in particolari condizioni di luce diretta
. Si tratta tuttavia, come detto in precedenza, di danni molto superficiali, che interessano il primo livello di superficie e sono, pertanto, di semplice soluzione:
una finitura eseguita con le tecniche giuste
(es. Zenith con lucidatrice rotativa) ed i prodotti ed i tamponi adatti, riporta la superficie in uno stato perfetto.
A mano non è possibile rimuovere gli ologrammi ma si può migliorare la finitura coprendoli con un glaze. Il lavoro sarà temporaneo, necessiterà in ogni caso di una successiva lucidatura, ma gli occhi godranno di un beneficio.
Con lucidatrice rotativa o rotorbitale, è possibile rimuovere gli ologrammi con un unico step, esempio Gyeon Q2M Compound con tampone Gyeon Blu.
Il CALCARE
Quello del calcare non è un problema di semplice soluzione.
Non è sempre immediato stabilirne la gravità e solo approfonditi "test spot" possono portare a risposte più certe e ad una soluzione del danno.
Sotto la definizione di “macchie di calcare” vengono inserite contaminazioni di genere diverso: acqua calcarea che rimane sull’auto in condizioni particolari, lavaggio su vettura calda oppure effettuato in presenza di una temperatura elevata, lavaggio su un trasparente appena applicato oppure con acqua ricca di minerali o, ancora, utilizzo di un prodotto detergente aggressivo.
Un’attenta analisi della superficie è fondamentale per stabilire quanto siano penetrate le gocce all’interno del trasparente e che tipo di correzione sia necessaria.
La chimica ci viene incontro ed il nostro consiglio è quello di effettuare un primo test per la rimozione delle macchie di calcare con Labocosmetica Energo.
Negli anni abbiamo affinato anche una tecnica di rimozione o riduzione delle macchie di calcare con l'uso della lampada ad infrarossi. E' un lavoro piuttosto tecnico e vi suggeriamo di contattarci per un corso di formazione in merito.
Analizziamo quale ciclo di lucidatura può essere utilizzato per la rimozione delle macchie di calcare: il calcare non può essere rimosso a mano ma sarà sempre necessario il ricorso ad una lucidatrice, rotativa o rotorbitale e due step di correzione e finitura. Noi vi consigliamo: Gyeon Q2M Compound+ Redefined in doppio step, il primo con tampone iConic Verde ed il secondo con iConic Giallo. Chiusura con Gyeon Q2M Polish e tampone iConic Bianco.
La BUCCIA D'ARANCIA
Il tipo di finiture adottato dalle case automobilistiche in primo impianto è sempre più spesso qualitativamente carente.
I robot chiamati a rifinire le vetture hanno il compito di velocizzare le operazioni di verniciatura e risparmiare la quantità di materiale utilizzato. Questo può comportare la comparsa di una accentuata buccia d’arancia.
Anche una verniciatura eseguita in carrozzeria può creare questo genere di problema.
Il trasparente non appare steso in modo uniforme e la riflessione ed il gloss che ne derivano sono inferiori alle attese.
La buccia d’arancia non è un problema che ammette soluzioni semplici: si tratta di livellare l’ultimo strato di verniciatura, per esempio, tramite la carteggiatura. Con le carte abrasive si elimina il materiale che emerge, portandolo ad uno spessore pari a quello delle zone meno ricche di materiale, ed in questo modo si ripristina una condizione di perfetta finitura.
Oggi vanno affermandosi anche tamponi che in combinazione con una lucidatrice ed un polish medio o un compound riescono a livellare l’eccesso di buccia senza rimuovere il materiale circostante. Questi dischi rappresentano una soluzione moderna e più delicata nei confronti della superficie ma riescono a produrre effetti convincenti solo con lucidatrice rotativa e con un maggiore dispendio di tempo.
Nel caso optiate per la carteggiatura è bene che consideriate un ciclo di carteggiatura completo, che parta come minimo da una grana 1500 (ma potrebbe essere necessario andare oltre), per essere rifinita con 3000.
Un ciclo indubbiamente lungo ed impegnativo ma l'unico in grado di assicurare buoni risultati. Successivamente si completa con la lucidatura. La carteggiatura è un tema molto tecnico. Vi invitiamo a contattarci per un corso completo sul tema.
La buccia d'arancia non può essere rimossa a mano ma sarà sempre necessario il ricorso ad una lucidatrice, rotativa o rotorbitale e, almeno, due step di correzione e finitura.
Noi vi consigliamo di partire con un compound potente con tampone in microfibra, seguito da uno step medio con tampone in spugna e chiusura con polish e tampone adatto.
I segni da CARTEGGIATURA
I segni di carteggiatura sono frutto di un precedente lavoro di correzione con gli abrasivi.
Potrebbe rivelarsi piuttosto impegnativo il tentativo di rimozione di vecchi segni di carteggiatura con la sola lucidatura: molto spesso è opportuno carteggiare nuovamente la zona con abrasivi più sottili, e con le giuste tecniche, per evitare di creare nuovi segni.
La tecnica di incrocio degli abrasivi è molto adatta allo scopo e riduce in modo evidente l’incidenza delle grane più aggressive. Si comincia con la grana più aggressiva e si incrocia con quella più leggera.
Per la lucidatura consigliamo lo stesso ciclo indicato per il paragrafo "
Buccia d'arancia
".
Le Code di Maiale (PIGTAILS)
Le Code di Maiale sono causate dal movimento di uno strumento rotorbitale.
Che si tratti di una lucidatrice oppure di una levigatrice, lo strumento, durante la sua corsa, è incappato in una particella più dura che legandosi al tampone oppure al disco abrasivo, ne ha seguito il movimento ed ha cominciato a segnare la superficie.
Per la soluzione di questo problema bisogna cercare di stabilire quanto sia profondo il segno e quanto esso sia esteso.I segni di carteggiatura e le code di maiale non possono essere rimossi a mano ma sarà sempre necessario il ricorso ad una lucidatrice, rotativa o rotorbitale e, almeno, due step di correzione e finitura.
Anche qui suggeriamo il ciclo ideato per la buccia d'arancia .
I RESIDUI DI INSETTI
Si tratta di un problema serio perchè i residui di insetti hanno normalmente una natura acida in grado di penetrare nel trasparente. Nei casi di contaminazione più fresca potrebbe essere sufficiente un lavaggio ben eseguito ed una sessione di claying.
In quelli più gravi potrebbe essere addirittura necessario carteggiare ed eliminare tutto il trasparente danneggiato, ma normalmente una lucidatura profonda è in grado di rimuovere questo tipo di difetti. Consigliamo di partire da una soluzione media, come consigliato con gli swirls.
Nel caso in cui le macchie non venissero via, adottare le soluzioni previste per i RIDS.